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Il mio impegno per la federazione europea.

La battaglia per un’Europa federale prosegue

È stato un grande onore per me essere eletto dai colleghi eurodeputati alla Presidenza dello Spinelli Group, il network di parlamentari europei che prende il nome da Altiero Spinelli, padre fondatore dell’Europa, composto da membri appartenenti alle diverse famiglie politiche e che perseguono l’obiettivo della riforma dell’Unione europea in senso federale.

Lo Spinelli Group, guidato in passato da personalità europee di primissimo piano come Guy Verhofstadt, Andrew Duff, Daniel Cohn-Bendit, era inattivo da qualche mese e insieme ad alcuni colleghi abbiamo deciso di rilanciare le sue attività e rinnovare i suoi obiettivi. Quando ho assunto la Presidenza nel mese di novembre 2020 ci trovavamo in una fase molto delicata dell’agenda politica europea: in piena pandemia, con forti tensioni sul fronte dello Stato di Diritto in Polonia e Ungheria e i veti dei governi che mettevano a repentaglio i negoziati conclusivi sul quadro finanziario pluriennale dell’Unione e le discussioni sul piano di ripresa, oltre che il lancio della Conferenza sul Futuro dell’Europa.

Ho concentrato il lavoro della mia Presidenza del Gruppo Spinelli a ripristinare le sue attività e le sue strutture, la sua comunicazione, la rete di relazioni all’interno e all’esterno delle istituzioni europee. Abbiamo creato una rete di parlamentari nazionali ed europei federalisti ed europeisti che poi è diventata la base per la costituzione del vero e proprio Caucus Spinelli all’interno della Conferenza sul Futuro dell’Europa: un’alleanza trasversale di tutti i membri della plenaria, siano essi cittadini, rappresentanti delle parti sociali o della società civile, parlamentari europei, nazionali o anche rappresentanti dei governi che condividevano le nostre idee e si impegnavano a spingere i lavori della Conferenza verso la riforma dei Trattati in senso federale.

È stato un grande impegno e un ancor più grande onore. Il Parlamento Europeo ha preso le conclusioni della Conferenza sul futuro dell’Europa seriamente, e ha adottato a novembre 2023 la sua richiesta di riforma dei Trattati attivando l’articolo 48 del Trattato sull’Unione Europea, un passo avanti formale e necessario per iniziare una nuova fase costituente dell’UE,

un passo avanti formale e necessario per iniziare una nuova fase costituente dell’UE, con il lancio di una Convenzione durante la prossima legislatura.

Oggi più che mai serve un deciso passo in avanti del processo di integrazione europeo, partendo da profonde riforme istituzionali. Innanzitutto per rafforzare il Parlamento Europeo, che deve avere pieno diritto di iniziativa legislativa, ma anche per superare il meccanismo del diritto di veto in Consiglio che blocca le decisioni in campi essenziali dell’azione dell’Unione. È urgente e necessario costruire un’Unione europea di difesa per rispondere alle minacce esterne; ampliare le competenze dell’Unione in materie chiavi quali la protezione dell’ambiente, la salute, la politica fiscale, la politica energetica, sullo Stato di Diritto ma anche in campo sociale. Grazie al mio impegno in Commissione AFCO e di tutto il mio Gruppo politico, la relazione votata in Plenaria sull’articolo 48 chiede l’inserimento di un protocollo sul progresso sociale all’interno dei Trattati, per ribilanciare i diritti economici con quelli sociali e costruire un’Europa più giusta.

La battaglia prosegue!

Brando Benifei