È stato un grande onore per me essere eletto dai colleghi eurodeputati alla Presidenza dello Spinelli Group, il network di parlamentari europei che prende il nome da Altiero Spinelli, padre fondatore dell’Europa, composto da membri appartenenti alle diverse famiglie politiche e che perseguono l’obiettivo della riforma dell’Unione europea in senso federale.
Lo Spinelli Group, guidato in passato da personalità europee di primissimo piano come Guy Verhofstadt, Andrew Duff, Daniel Cohn-Bendit, era inattivo da qualche mese e insieme ad alcuni colleghi abbiamo deciso di rilanciare le sue attività e rinnovare i suoi obiettivi. Quando ho assunto la Presidenza nel mese di novembre 2020 ci trovavamo in una fase molto delicata dell’agenda politica europea: in piena pandemia, con forti tensioni sul fronte dello Stato di Diritto in Polonia e Ungheria e i veti dei governi che mettevano a repentaglio i negoziati conclusivi sul quadro finanziario pluriennale dell’Unione e le discussioni sul piano di ripresa, oltre che il lancio della Conferenza sul Futuro dell’Europa.
Ho concentrato il lavoro della mia Presidenza del Gruppo Spinelli a ripristinare le sue attività e le sue strutture, la sua comunicazione, la rete di relazioni all’interno e all’esterno delle istituzioni europee. Abbiamo creato una rete di parlamentari nazionali ed europei federalisti ed europeisti che poi è diventata la base per la costituzione del vero e proprio Caucus Spinelli all’interno della Conferenza sul Futuro dell’Europa: un’alleanza trasversale di tutti i membri della plenaria, siano essi cittadini, rappresentanti delle parti sociali o della società civile, parlamentari europei, nazionali o anche rappresentanti dei governi che condividevano le nostre idee e si impegnavano a spingere i lavori della Conferenza verso la riforma dei Trattati in senso federale.